Trattamento PRP
Il Trattamento PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è una pratica ormai consolidata a livello internazionale.
Grazie alla fonte rinnovabile di salute contenuta nel nostro sangue permette diverse applicazioni in campo estetico, medico e sportivo.
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Cos'è il TRATTAMENTO PRP (Plasma Ricco di Piastrine)
L’elisir della giovinezza c’è sempre stato solo nelle favole, però è ormai comprovato che la giovinezza è nel nostro sangue.
Il Trattamento PRP permette infatti di restituirci la giovinezza, una pelle tonica senza rughe, capelli lucenti e folti, articolazioni forti e energia.
Com’è possibile tutto questo? Grazie al nostro stesso organismo.
In ognuno di noi è presente un meccanismo che permette il recupero della salute e della giovinezza. Le piastrine presenti nel nostro sangue hanno proteine permettono la rigenerazione e la guarigione del nostro corpo.
La soluzione per rigenerare e guarire l’organismo, pertanto, sta prima di tutto nelle piastrine e nel loro trattamento.
Il Trattamento PRP infatti prevede delle iniezioni del nostro stesso plasma, opportunamente trattato con le piastrine per ristabilire in modo naturale la salute, la giovinezza e la bellezza.
Approfondimento sul Trattamento P.R.P.
Trattamento con P.R.P. (Platelet Rich Plasma)
Il trattamento con PRP può considerarsi una pratica ”adiuvante” localizzata in un determinato distretto corporeo e tessuto, mediante la somministrazione infiltrativa o apposizione superficiale di un componente del sangue costituito da piastrine concentrate (4 – 5 volte il numero basale) che mira ad avviare e/o accelerare la riparazione / rigenerazione tissutale.
Il razionale del trattamento consiste nel mimare quanto accade in vivo allorchè l’ organismo deve riparare un danno tissutale ed è riposto nella presenza in particolari granuli posseduti dalle piastrine, di piccole proteine note come Fattori di crescita. Le piastrine intervengono precocemente nelle zone tessutali danneggiate, ove a seguito della attivazione, rilasciano i fattori di crescita. Questi, legandosi a specifici recettori presenti sulla superficie delle cellule del tessuto ne stimolano la proliferazione e la differenziazione innescando un più vasto processo di coinvolgimento cellulare e vascolare che procede nella riparazione.
Le cellule sensibili a tale azione sono di vario tipo, tutte derivanti dalla stessa progenie embrionale: cellule della cute, dei vasi sanguigni, cartilaginee e tendinee, osee ecc. Questo spiega l’utilità di impiego in vari ambiti specialistici laddove si richieda una funzione di riparazione.
Da poco più di un ventennio il ricorso allo stimolo tissutale dei fattori di crescita piastrinici tramite l’ agevole ottenimento delle piastrine da un prelievo di sangue con piccole manipolazioni per la preparazione dell’ adeguata concentrazione efficace, si è gradualmente diffuso nella pratica clinica polispecialistica, con notevole accelerazione negli ultimi 5 anni. Il fascino destato da risultati spesso eclatanti nella spinta alla guarigione in alcuni ambiti (es. ulcere cutanee) porta con facilità a tentare impieghi in situazioni ancora insufficientemente esplorati con rischio di fallimenti e/o disillusione delle attese di alcuni pazienti squalificando la metodica. Per tale ragione, non tutti gli impieghi teoricamente possibili o anche di uso corrente sono considerati appropriati secondo i moderni criteri della Medicina basata sull’ evidenza scientifica dei risultati. Pertanto, questo utilizzo, di competenza della Medicina Trasfusionale, anche se per uso non trasfusionale, originariamente confinato all’ ambito ospedaliero, solo da pochi anni è regolato da specifica legislazione (DM 1° agosto 2019 Modifica al DM 2/XI/2005: “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue ed emocomponenti” All. X) che ne permette l’ adozione in Strutture non ospedaliere previa obbligatoria convenzione autorizzativa con la ASL sede di Servizio Trasfusionale competente per territorio. La pratica è subordinata al rispetto delle indicazioni di utilizzo definite con diversificato grado di appropriatezza da parte di apposita commissione presso il Centro Nazionale del Sangue (CNS).
Periodicamente, la Struttura sanitaria convenzionata è sottoposta a visite ispettive meticolose da parte del Servizio Trasfusionale per il rispetto dei requisiti qualitativi e organizzativi compreso l’ adesione alle indicazioni appropriate e i risultati conseguiti.
L’ implementazione di tale attività prevede un consolidamento organizzativo graduale ed una estensione d’ uso specialistico in relazione ai professionisti operanti presso la Struttura Studi medici Istrana in un’ ottica multidisciplinare per una migliore personalizzazione del trattamento al singolo paziente.
Quindi, tra i campi di applicazione menzionati, si procederà all’ implementazione per gradi, tenuto conto che per alcune indicazioni ancora non del tutto consolidate ed esplorate dal CNS sarà necessario un percorso di studio clinico condiviso con il Servizio Trasfusionale, comunicato alla Regione Veneto e al CNS per la ratifica e la definitiva uniformità applicativa nazionale.
Tra questi compaiono le applicazioni in campo estetico, andrologico e ginecologico da avviare non appena ricevuto l’ assenso summenzionato. Di seguito si danno alcune informazioni orientative generali a quesiti avanzati più frequentemente.
Applicazioni Cliniche del Trattamento PRP
Il Trattamento PRP trova applicazione in vari settori della medicina.
Ad esempio: medicina estetica, odontoiatria, tricologia, ortopedia e traumatologia, medicina dello sport, urologia e ginecologia.
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Il Trattamento PRP nella Medicina Estetica
Dopo un enorme processo di sviluppo, la Medicina Estetica ha consolidato nuove tecniche per correggere le piccole imperfezioni fisiche.
Le operazioni di chirurgia estetica vengono sempre più sostituite da moderni trattamenti meno invasivi, tra questi il Trattamento PRP.
Il Trattamento PRP infatti, viene utilizzato in dermatologia estetica come metodo antiinvecchiamento estremamente efficace, grazie al quale l’organismo si comporta come quello di una persona giovane.
Il trattamento aiuta a risolvere alcuni dei problemi estetici del paziente: migliorare il colorito della pelle e la sua struttura, aumentarne l’elasticità e la densità e ridurre le rughe.
Approfondimenti sulle Applicazioni Cliniche del Trattamento PRP
In ortopedia e traumatologia, il Trattamento PRP attiva processi rigenerativi in tutti i tessuti articolari (superfici articolari, liquidi sinoviali, legamenti capsulari, tessuti ossei, muscolari e cartilaginei) grazie ai fattori di crescita piastrinici.
L’iniezione del PRP aiuta a inibire il processo di infiammazione e migliora la riparazione e la nutrizione tissutale tramite ossigenazione.
Il Trattamento PRP è utilizzato con successo nella medicina sportiva come metodo di riabilitazione per una varietà di traumi professionali (contusioni, distorsioni, fratture, ecc.) o operazioni. Il plasma autologo centrifugato riduce l’infiammazione e il dolore e aiuta la rigenerazione di ossa, cartilagine e tessuto muscolare.
La combinazione delle consuete procedure mediche (come fisioterapia, riflessologia, ginnastica medica o massaggi) assieme al Trattamento PRP permette un periodo di guarigione più rapido dopo i traumi e un recupero postoperatorio accelerato.
In tricologia, il Trattamento PRP può essere utilizzato per stimolare localmente la crescita dei capelli e per prevenirne l’assottigliamento, la perdita e la rottura dei capelli.
Il trattamento al plasma ricco di piastrine migliora la microcircolazione e il metabolismo cellulare, stimola l’immunità locale del cuoio capelluto, inibisce la flora patogena, nutre intensamente i bulbi capillari.
Dopo il trattamento, i capelli riprendono il loro splendore, diventano più spessi e più forti.
In ambito neurologico, il Trattamento PRP trova impiego nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale, e viene iniettato nei tessuti che la circondano, cioè muscoli, articolazioni, legamenti e periostio.
Il plasma sanguigno ricco di piastrine contiene almeno 6 fattori di crescita indispensabili per la guarigione dei tessuti molli e dell’osso.
Il Trattamento PRP aiuta a ristabilire la normalità del film lacrimale, situazione che risulta sempre più difficoltosa utilizzando colliri, sostituiti lacrimali o altre sostanze farmacologiche medicate.
Il Trattamento PRP è utile per una pelle più tonica, elastica, turgida, fresca, luminosa, compatta, elastica e si attenuano anche alcune rughe e segni di stanchezza.
Si tratta di una metodica biologica che tende a ripristinare le migliori condizioni vitali della nostra cute, un eccellente miglioramento dell’estetica della pelle e una ottimizzazione dei parametri fisiologici cutanei.
Tra le patologie per le quali è la medicina rigenerativa è più indicata, troviamo ulcere croniche degli arti inferiori, ulcere da pressione, ustioni cutanee e loro esiti.
Il Trattamento PRP applicato alla parte malata, stimola il naturale rilascio di fattori di crescita e il conseguente richiamo di cellule staminali avviando la rigenerazione del tessuto degenerato, e il rimodellamento della parte lesa.
In urologia, il Trattamento PRP è usato per trattare cistite cronica, uretrite, ulcere, prostatite (infiammazione della prostata) e malattie infiammatorie croniche delle vie urinarie.
La procedura con plasma ricco di piastrina aiuta ad eliminare il dolore persistente, le sensazioni di bruciore, il costante bisogno di urinare e il disagio psicologico.
In ginecologia, il Trattamento PRP è uno stimolo biologico molto efficace per i processi rigenerativi.
Il plasma ricco di piastrine, somministrato nelle mucose della zona cervicale e vaginale, attiva la rigenerazione dei capillari, la normalizzazione dell’afflusso di sangue, il metabolismo e la nutrizione dei tessuti, rendendo più rapidi recupero e guarigione.









Domande Frequenti sul Trattamento PRP
Fatto salvo il giudizio di appropriatezza dell’ indicazione al trattamento per lo specifico paziente, la maggioranza delle persone sono idonee al trattamento. Sono esclusi coloro che sono affetti da tumore, che abbiano un patrimonio piastrinico inferiore alle 100.000 per microlitro, che non siano affetti da una neoplasia, assunzione di farmaci anti-piastrinici o anti-coagulanti, che vanno sospesi rispettivamente circa 5 gg prima e la sera precedente il prelievo.
- il colloquio/valutazione e annotazione dell’ andamento se vi sono state sedute precedenti
- il prelievo del sangue nella quantità calcolata in base al patrimonio piastrinico della persona e alla necessità di trattamento in causa, comunque non superiore a 60 mL
- Attesa in sala della preparazione del prodotto (estrazione e concentrazione delle piastrine) dai 20 ai 30 minuti.
- L’ applicazione/somministrazione del prodotto. Generalmente 10 minuti ma il tempo varia a secondo della tipologia di intervento: infiltrazione intra articolare o tendinea, medicazione di una ferita, somministrazione sul cuoio capelluto per una alopecia, numero di zone da trattare.
- In totale, sarà bene riservarsi 1 – 1,5 ore.
I rischi connessi alla utilizzazione del PRP sono minimali e circoscritti al prelievo di sangue e preparazione effettuati con tutte le precauzioni di asepsi ad evitare contaminazione batterica del prodotto. Il prelievo del sangue da una vena del braccio, non differisce da quello che usualmente si effettua per sottoporsi ad esami ematologici e di laboratorio. Il PRP è autologo, cioè ottenuto dal sangue della stessa persona alla quale viene somministrato, quindi al riparo di ogni incompatibilità.
La somministrazione per infiltrazione intra-articolare o intra-tissutale può talvolta comportare temporanea dolorabilità generalmente lieve a secondo del caso: ad esempio l’ infiltrazione in un ginocchio genera una sensazione di ingombro o più raramente dolore per le prime ore controllabile con impacco di ghiaccio o paracetamolo. Nel trattamento delle tendinopatie a volte la dolorabilità può essere più intensa o durare un po’ di più 1 – 2 giorni controllata come detto per il ginocchio, per poi risolversi spontaneamente. Le successive infiltrazioni, risultano poi meno dolenti.
Si tratta di un trattamento “adiuvante” a complemento o a seguito di una terapia causale già intrapresa e/o non risolutiva per stasi o lentezza di risposta. I vantaggi, con varie gradazioni a secondo della patologia e del caso in causa, consistono quindi nell’ avviare o accelerare un processo di riparazione / rigenerazione tissutale. Esemplificativo è l’ impiego nel campo delle ulcere cutanee diabetiche o di altra origine e ferite di difficile guarigione, talvolta stazionarie per mesi o anni. Le medicazioni con il gel piastrinico, ripetute a cadenza settimanale o quindicinale, riavviano e accompagnano il processo di guarigione. Uno dei primi segnali della risposta allo stimolo applicato, è la riduzione o scomparsa del dolore dopo la prima o seconda seduta. Il dolore artrosico è il sintomo che viene notevolmente ridotto nelle artropatie, meniscopatie del ginocchio con incremento dell’ autonomia di marcia e riduzione/abolizione del ricorso a farmaci anti-dolorifici e anti-infiammatori. Altrettanto accade nel trattare le tendinopatie, come quelle che interessano la spalla e che turbano il sonno. Il vantaggio precoce è apprezzato per la riduzione dei risvegli notturni causati dal dolore.
Dipende dalla presentazione e tipo di trattamento: patologia in causa, cronicità della lesione ed entità del danno o infiammazione, distretto corporeo (cartilagine articolare, cute, capelli ecc.). Il beneficio è funzione di questi aspetti e va definito persona per persona in termini di inizio, sviluppo e mantenimento. Infatti il trattamento è condotto per cicli di applicazioni. Ad esempio, nel campo delle patologie osteoartrosiche, si programmano 3 sedute ad intervallo di 3 settimane l’ una dall’ altra ed una di consolidamento a distanza di 4 – 6 mesi, meglio definendo numero e intervalli nel prosieguo in base alla riduzione del dolore e recupero della mobilità (a questo è spesso utile affiancare o far seguire una appropriata fisioterapia). Se assistiamo ad una precoce riduzione del livello iniziale del dolore, intorno ai 7 – 10 gg, ascriviamo la variazione all’ azione esercitata dalle citochine anti-infiammatorie presenti nelle piastrine assiema ai fattori di crescita. Ma il benessere aumenta gradualmente nel tempo ed è maggiormente apprezzabile a fine ciclo e anche mesi dopo.
Il trattamento non è invasivo e non richiede particolare recupero. Dopo le infiltrazioni intra-articolari (anca, ginocchio, piccole articolazioni) si ha la prevalente sensazione locale di “ingombro”, più di rado dolenzia. La persona può camminare come di norma evitando per i primi giorni eccessi funzionali di intensità e durata (percorsi impegnativi quali sentieri, lunghe marce…). In caso, meno frequente di dolore, questo dura generalmente poche ore e lo si controlla con applicazioni di ghiaccio e/o assunzione di paracetamolo. Le tendinopatie quali ad esempio epicondiliti, tendinite del tendine d’ Achille, possono sperimentare, talvolta, dolore perdurante uno o più giorni in occasione delle prime infiltrazioni, attenuandosi e risolvendosi spontaneamente o mitigandole con applicazioni di ghiaccio. Le medicazioni di ulcere non sono dolorose. Il prodotto è posizionato su di esse sotto forma di gel piastrinico tal quale o mediante una garza di supporto intriso da tenere in loco per 2 o 3 giorni. Si può avvertire un leggero bruciore che si risolve in pochi minuti o al massimo un’ ora.
A conclusione del ciclo di 3 o 4 sedute, si ipotizza una seduta di consolidamento a distanza di 4 o 5 mesi. Dopo 6 mesi e 1 anno dalla conclusione, è prevista una verifica, anche telefonica, del mantenimento del livello di beneficio conseguito. Se il benessere tende a scemare dopo 1 o 2 anni, si considera l’ opportunità di eseguire una o due sedute di recupero. Questo esempio vale per l’ osteoartrosi, le tendinopatie. In generale, la ripetizione del trattamento è sempre possibile al bisogno ed è sufficiente un numero di sedute minore.

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Studi Medici Istrana
Studi Medici Istrana s.r.l. è un Poliambulatorio Specialistico e Fisioterapico ed ha come obiettivo quello di porre al centro della propria attività l’esigenza del paziente, il suo stato di salute, nel rispetto della dignità e della privacy, con l’attenzione umana e la competenza professionale necessarie a soddisfare ogni bisogno di diagnosi e cura.
